(Per la protezione contro il Coronavirus o altre malattie che si contraggono per via respiratoria, inclusa l’influenza)
Le mascherine protettive sono di diverso tipo e destinate ad usi diversi
L’uso della mascherina chirurgica è obbligatorio negli ambienti chiusi dove sono presenti altre persone, come le sale d’attesa degli studi medici, negozi, uffici, o comunque quando si sta a distanza ravvicinata da altre persone. Le mascherine chirurgiche non proteggono tanto chi le indossa, ma principalmente le persone con cui si viene a contatto; è però evidente che, se tutti le indossano, tutti sono protetti.
Le mascherine con filtro (ffp2 o ffp3) proteggono chi le indossa, ma non le persone con cui si viene a contatto, perché l’aria espirata esce dal filtro. Non debbono perciò essere indossate da chi viene in contatto con altre persone in ambienti chiusi. Sono riservate ai medici o alle persone che assistono malati positivi al Covid-19, per la propria protezione. Quelle ffp2 o ffp3 senza filtro proteggono sia chi le indossa che gli altri, ma sono scomode per l’aderenza al viso e sono raccomandate solo al personale sanitario o a chi assiste malati di Covid-19.
Tutte le mascherine sono monouso e si possono indossare solo per qualche ora al giorno (massimo 6-7 ore, ma meno se si inumidiscono con il respiro), poi vanno gettate (nei rifiuti indifferenziati) e sostituite, perché perdono di efficacia. Le mascherine in cotone, garza, autoprodotte o lavabili non sono di efficacia certa. Si possono usare (è sicuramente meglio di niente) se non è possibile procurarsi mascherine chirurgiche.
Una prova sommaria di efficacia si può fare indossando la mascherina e verificando se, soffiando con forza, si sente uscire aria sul davanti (ad esempio si riesce a spegnere un fiammifero: se non succede probabilmente la mascherina è adeguata).
E’ ovviamente essenziale saper come usarle, e soprattutto come toglierle dopo averle usate, perché la superficie esterna può essere contaminata dal Covid-19 e non avrebbe senso cercare di proteggersi per poi contaminarsi toccandole.
Come mettere le mascherina chirurgica
- controllare che sia integra e non abbia strappi o fori
- la superficie bianca va a contatto col viso, quella colorata all’esterno
- se ha i lacci, legare prima i superiori in alto e poi quelli inferiori dietro la nuca, in modo che aderisca al viso coprendo naso, bocca e mento
- se ha gli elastici, portarli dietro le orecchie
- stringere la parte rigida sul naso per maggiore aderenza
- non toccare più la superficie esterna, dopo essere stati a contatto con altre persone. Se viene toccata, lavarsi al più presto le mani o igiennizzarle con soluzione disinfettante
Come comportarsi quando è indossata
- deve coprire la bocca ed anche il naso: si vedono invece troppe persone col naso scoperto
- non deve MAI essere toccata con le mani sulla parte anteriore: se la mascherina fosse stata contaminata, le mani sarebbero a quel punto infette e trasportare il virus. Vedo invece persone che toccano continuamente la mascherina con le mani mentre la indossano, oppure per toglierla e rimetterla
- se la mascherina viene toccata o rimossa per poi rimetterla, è necessario igienizzare immediatamente le mani con un gel idroalcolico o lavarle accuratamente con acqua e sapone
- I recipienti di gel idroalcolico vanno igienizzati essi stessi: il virus può rimanere a lungo sulla superficie del contenitore di plastica! Passare anche la superficie del recipiente con il gel messo sulla mano.
Come rimuoverla
- lavarsi le mani (eventualmente dopo aver tolto i guanti)
- prendere la mascherina per i lacci o gli elastici e sfilarla senza toccare la superficie e senza che la superficie tocchi il viso
- gettarla nei rifiuti indifferenziati, meglio se prima in un sacchetto di plastica
- lavarsi nuovamente le mani ed eventualmente anche il viso con acqua e sapone
Si veda questo documento sull’uso corretto delle mascherine chirurgiche.